di Lant Ator
Una quindicina di giorni fa aveva esordito Tribil, nelle Valli del Natisone. Adesso è arrivata la volta, ormai un appuntamento fisso a fine luglio, del monte Zoncolan con la sua bellissima festa della fienagione. E qualcosa di simile c’è anche a Sappada, dove oggi a raccontare la sua esperienza nel fare il fieno non c’è nientemeno che Mauro Corona.
Come già annunciato, torna dunque anche quest’anno, in Carnia, la tradizionale manifestazione “Fasjn la mede”, ovvero “Facciamo i covoni di fieno”. L’appuntamento è appunto sui prati dello Zoncolan domani 29 luglio. L’inconsueta festa è nata per ricordare, e soprattutto far conoscere alle ultime generazioni ed ai turisti uno dei più diffusi fra gli antichi lavori della montagna, ovvero la fienagione dalla falciatura dell’erba alla composizione di grandi covoni di fieno una volta che il sole ha fatto il suo dovere. Un compito che era appannaggio principalmente del mondo femminile e che verrà riproposto da gruppi di donne di Sutrio vestite con gli abiti tradizionali, affiancate da uomini e bambini, pure in costume.
Così, dalla mattina, alle 9.30, fino al pomeriggio sui prati dello Zoncolan (tappa ormai mitica del Giro d’Italia) si susseguiranno le varie fasi della fienagione: gli uomini che falciano l’erba; le donne che la sparpagliano e poi, a mezzogiorno, si siedono all’ombra degli alberi per rifocillarsi con la “cjacule” (il rustico pranzo al sacco, racchiuso in un grande fazzoletto di tela a mo’ di sacchetto); e poi ancora le donne che raccolgono il fieno in alti covoni con palo centrale.
A fare da contorno a “Fasjn la mede” passeggiate naturalistiche alla scoperta delle erbe di montagna, biciclettate, musiche e balli tradizionali attorno ai covoni, giochi ed esibizioni di gruppi di bambini che giocheranno con il fieno e un originale percorso gastronomico-naturalistico negli stavoli (le caratteristiche baite col tetto a spiovente) dello Zoncolan. In ciascuno di essi si degusterà un piatto tradizionale, preparato seguendo le ricette dell’indimenticabile chef Gianni Cosetti: aperitivo con frittatine e “salam”, “frico” con polenta e “cjapus cu las frices”, selvaggina, polenta e fagioli, i classici orzo e fagioli, orzotto, “luanie fumade”, vari tipi di dolci, lo sciroppo di sambuco e frutti di bosco, oltre a un particolare the alle erbe carniche. Nel corso della giornata passeggiate a cavallo a animazione per i bimbi, sempre sui quattro zampe, massaggi sull’erba con il fieno, shopping goloso nel mercatino agroalimentare ed artigianale allestito nel piazzale dello Zoncolan.
Per vivere appieno la festa della fienagione, si può alloggiare a Borgo Soandri, l’albergo diffuso con le stanze (o meglio miniappartamenti con cucina arredati di tutto punto) ricavate dalla ristrutturazione di antiche case del paese. Pacchetti turistici su richiesta a: www.albergodiffuso.org
Questo dunque lo Zoncolan, in Comune di Sutrio. Ma dicevamo anche di Sappada. Infatti, nel centro dolomitico da poco tornato al Friuli è cominciato ieri il Festival del Fieno che oggi, sabato, riserva un appuntamento tutto speciale che avrà quale ospite appunto Mauro Corona, lo scrittore di Erto reduce dai recenti successi televisivi nella seguitissima trasmissione di Bianca Berlinguer. Corona, che più volte ha raccontato di aver falciato i prati per fare il fieno, spiegherà al pubblico – che sicuramente interverrà numeroso ad ascoltarlo – come si fa questa antica, semplice, ma ormai desueta operazione, soppiantata ovunque dall’introduzione delle macchine. E lo farà, assieme a Tita Dal Casel, nel corso dello spettacolo opportunamente intitolato “Memoria di un tempo andato”. L’appuntamento in piazza Hoffe è alle 17.30, al termine dei giochi sul fieno per grandi e piccini. Domani, domenica, infine, alle 10 apertura dello stand gastronomico e dell’artigianato, alle 11 sfilata in costume con la Banda “Plodar Plech Musik”, alle 14 dimostrazione di antica fienagione e musica dal vivo e alle 21 gran finale con la simpatica manifestazione Indovina il peso del maiale-cinghialetto. L’organizzazione è a cura dell’Asd Camosci.
in copertina ed a seguire immagini delle scorse edizioni
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